Ricordo che all'uscita di scuola a Fossombrone prendevo il pullman che mi portava a casa. La fermata era proprio in piazza Garibaldi dove vi è la sede del comune. Ogni giorno entravo nella sala giunta con la mia cartella piena di libri e mi fermavo a leggere il giornale e parlare con i dipendenti, ascoltavo mentre si svolgevano riunioni in cui si decidevano strategie e priorità! Risuonava in me una frase che ho ascoltato più volte durante quella campagna elettorale del 2006 e comunemente attribuita a Alcide De Gasperi: "la politica o la fai o la subisci". Io ho deciso di farla attivamente e di essere uno strumento utile per cambiare le cose, per migliorarle. 

— On. Mirco Carloni, Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati

Mi fa molto piacere che Alice abbia deciso di candidarsi per le prossime elezioni regionali. So che la sua presenza qualifica l'offerta che la Lega ha messo in campo ed è bello che giovani di qualità e amministratori si mettano a disposizione del territorio. Governare la regione Marche, che ho avuto l'onore di servire come vice presidente, è una sfida importante e vedere il grande impegno messo dal Presidente, dai consiglieri e assessori in questa legislatura infangato da vanità e bugie mi dà molto fastidio. lo sono abituato, ma occorre avere un limite alla licenza delle bugie.

— Dott. Giorgio Cancellieri, Consigliere Regione Marche

Conosco Alice dal 2006, anno della mia prima legislatura nel Comune di Fermignano. Una legislatura dei record. Il centrodestra prendeva il Comune dopo 36 anni di governo di sinistra, avevamo il primo Sindaco della Lega più a sud d'Italia e Alice Cerpolini era la consigliera più giovane d'Italia. Ricordo ancora quando, nel 2012, col pancione, in piena emergenza neve, dirigeva i lavori degli spazzaneve. Una passione per il suo territorio unica. Oggi stiamo facendo insieme un bellissimo lavoro in Consiglio Comunale, grazie al suo essere così appassionata, determinata e competente. La Lega ha fatto una scelta assolutamente giusta a proporne la candidatura e le faccio un enorme in bocca al lupo!

Il 31 maggio 2012, poco dopo aver compiuto 24 anni, la nostra vita è stata stravolta da una piccola guerriera. Una neonata con una grinta e una voglia di vivere uniche, che abbiamo deciso di chiamare Vittoria. Non sapevamo ancora quanto il suo nome avrebbe significato.

Fin da subito, Vittoria ha mostrato le sue difficoltà. Non respirava autonomamente e le sue condizioni, sempre più complesse, ci hanno costretti a dipendere da un ventilatore e da un'assistenza costante. Il reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell'ospedale Infermi di Rimini, è diventato per un lungo periodo la nostra casa e in seguito l'Ospedale Salesi di Ancona.

In quei mesi, abbiamo toccato con mano l'inadeguatezza delle strutture, in cui professionisti sanitari eccellenti erano costretti a lavorare e noi famiglie a "vivere". Abbiamo affrontato le enormi difficoltà di gestire un'ospedalizzazione protetta complessa come quella di Vittoria, ma non siamo stati soli. Grazie alla disponibilità e al supporto di medici, infermieri, coordinatori sanitari e dell'assistenza domiciliare, e con il sostegno fondamentale dell'assessore ai Servizi Sociali Gigliola Martinelli, Vittoria ha sempre ricevuto tutte le cure di cui aveva bisogno. A loro va il nostro infinito affetto.

Finalmente, dopo due decenni di attesa, grazie al governatore Francesco Acquaroli e alla sua squadra, la speranza si fa concreta: la consegna del nuovo Ospedale Salesi a Torrette è prevista per il 2026. Sarà un'unica, moderna struttura a sei piani, adiacente all'attuale Ospedale Regionale.

Turismo, una passione dal 2015

Tutto è iniziato da una necessità: offrire a Vittoria, nostra figlia, uno spazio luminoso e accessibile, immerso nel silenzio della natura, un luogo dove poter vivere la sua disabilità con serenità.

Quando il destino è dalla tua parte, le cose si incastrano magicamente. Così, insieme al mio compagno Massimo, abbiamo deciso di investire i nostri sacrifici nella ricostruzione della vecchia casa di famiglia, trasformandone una parte in un accogliente B&B. Abbiamo dato una seconda vita a quel rudere e, in un certo senso, anche a noi stessi.

Da quel momento, il turismo è diventato una passione profonda, nata dai sorrisi delle persone che sceglievano la nostra casa per ritagliarsi un momento di pausa e scoprire le bellezze che ci circondano. Aiutare Massimo a gestire questa attività è stato un modo per non sentirmi esclusa dalla società: mi ha permesso di prendermi cura di Vittoria e, allo stesso tempo, di rimanere attiva e aggiornata.

Sono convinta che occorre creare sinergie tra le realtà ricettive e investire in nuovi servizi turistici per dare una concreta possibilità di scelta alle future generazioni. Leggi come la "legge Borghi" della Regione Marche (L.R. 29/2021) sono fondamentali in questo senso: mirano a riqualificare i centri storici e a promuovere il turismo sostenibile, contrastando lo spopolamento delle aree interne e offrendo un futuro a questi territori.

Per la prima volta il Beach Volley approda anche a Fermignano. Era il 2010.

Ero rimasta affascinata dalla tradizionale esperienza di Sant'Angelo in Vado, dove da anni si organizzava un bellissimo torneo di Beach Volley al centro storico del Paese. I ragazzi erano coinvolti in questa bellissima manifestazione. Un progetto che doveva arrivare anche nel mio paese. Così fu, grazie al supporto dei dirigenti del Comune di Fermignano Alessandra Capodagli e Paolo Morelli, due persone carismatiche e sensibili che accolsero il mio progetto con entusiasmo!

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